Le disfunzioni della tiroide possono causare gravi danni alla salute. Tra i problemi più frequenti causati dal malfunzionamento della ghiandola tiroidea vi sono il diabete, gli sbalzi di glicemia, di pressione arteriosa, le vertigini ma anche stress, stanchezza e irritabilità. Ecco i cibi da consumare e da evitare in caso di disfunzione della tiroide.
La tiroide, situata nella parte anteriore del collo, ha una funzione importante poiché produce due ormoni, T3 e T4, fondamentali per il nostro organismo poiché ne regolano il metabolismo. Per svolgere tutte le funzioni regolarmente la tiroide ha bisogno dello iodio, un minerale contenuto nel sale marino, nel pesce ed in molti frutti di mare.
Una carenza di iodio determina un malfunzionamento della tiroide e la tendenza al gozzo. Si può prevenire tutto ciò integrano l’alimentazione con l’utilizzo di sale iodato.
Disfunzioni della tiroide
I due problemi maggiori legati a questa importantissima ghiandola sono l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo: nel primo caso ne produce di meno, nel secondo di più.
Capire di quale di queste disfunzioni della tiroide si è affetti è fondamentale per sapere il tipo di alimentazione da seguire. Partendo da questo presupposto, cerchiamo di capire quali cibi sono consigliabili per la tua situazione.
Cibi da mangiare e cibi da evitare
Tra le disfunzioni della tiroide più diffuse vi è l’ipertiroidismo. Se si è affetti da questa patologia è opportuno inserire nella dieta alimenti come pasta, latte, riso, cereali, carne, uova, pesce, frutta secca, olio d’oliva, miele.
Se invece si è affetti da ipotiroidismo e quindi la ghiandola non produce abbastanza ormoni, e occorre seguire una dieta equilibrata e una terapia aggiuntiva.
In questo caso fare pasti meno abbondanti, evitare grassi e alimenti ricchi di fibre e praticare attività fisica. In ogni caso, in entrambi i casi è consigliabile assumere una quantità di iodio che corrisponde al fabbisogno giornaliero ideale.
Quest’ultimo è pari a 150 microgrammi per gli adulti, mentre per i bambini fino ad 11 anni la dose varia in base all’età.
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