Nuovi cambiamenti da parte del Governo anche in merito alle ricette mediche che, dal nuovo anno saranno solamente in formati digitali. Una novità davvero importante che fin da subito ha preoccupato gran parte degli italiani, soprattutto della fascia over che, si ritroveranno davanti ad un metodo completamente diverso si poter ottenere i propri farmaci.
Questo è solamente uno dei tanti cambiamenti arrivati e previsti all’interno della Manovra del 2025 che conferma così l’addio alle ricette rosse rimborsate dal Ssn. Sotto la lente d’ingrandimento e del cambiamento ci sono anche le ricette bianche che tutti i cittadini devono pagare di tasca propria.
Di seguito andiamo a scoprire nel dettaglio tutte le novità in merito al futuro delle ricette mediche ma soprattutto quali saranno i farmaci che potrebbero non essere erogati in maniera dematerializzata.
Ricette mediche digitali 2025: Tutte le novità per gli italiani
A confermare quest’importante cambiamento è l’articolo 54 della Manovra 2025 che prevede a partire dal nuovo anno: “Tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale e dei Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile e a carico del cittadino saranno effettuate nel formato elettronico”.
Nel dettaglio dopo ogni visita, il proprio medico registrerà i dati del paziente e successivamente della prescrizione per poi rilasciare un Nre ovvero un numero di ricetta elettronica. Sarà proprio con questo che ognuno di noi potrà recarsi in farmacia per ritirare i propri farmaci.
Negli ultimi giorni il Vicesegretario della Fimmg ha spiegato come alcuni farmaci saranno ancora prescrivibili con la classica ricetta cartacea. Stiamo parlando ad esempio dei sonniferi e dei tranquil***nti. Questo importante cambiamento fin da subito ha creato non poche critiche soprattutto in merito agli anziani.
Spesso gran parte di loro non hanno nessuna persona che possa aiutarli nel comprendere come funzioni o come poter ritirare le proprie medicine con la ricetta elettronica. A difesa di quest’ultimi anche la segretaria della Spi Cgil, Tania Sacchetti che ha confermato il disaccordo in merito a questa novità nella Manovra.