Il pianto dei bambini va assecondato. E’ vero soprattutto quando sono tanto piccoli piangono, è vero. In realtà piangono già dentro il grembo materno, quando si esercita aprendo e chiudendo la bocca. Appena nascono poi emettono i primi vagiti. I neonati piangono perché non sanno ancora come esprimere i bisogni fisiologici, non comprendo ancora cosa sta accadendo.
Sanno bene che per richiamare un pò di attenzione, devono strillare, questo fino al compimento dei tre anni. Il neonato ha diversi bisogni fisiologici, soprattutto di contatto. Tutti i bambini hanno paura della solitudine e di essere abbandonati proprio perché ancora non capiscono.
Per il neonato, il contatto è importante perché stimola in lui la voglia di vivere ed è forse per questo motivo che i prematuri reagiscono meglio se stanno insieme alla loro mamma, sentendone l’odore, il calore e la sua presenza. Il bisogno di contatto aumentala notte, quando la mamma raggiunge dei picchi di prolattina molto forti.
Di conseguenza, dormire insieme alla propria mamma diventa fisiologico. Ad ogni modo, nel tempo si sono diffuse sempre più teorie appartenenti alla cosiddetta pedagogia nera. Queste si baserebbero sul negare il contatto e l’ascolto ai bambini, con lo scopo di crescere gli individui asserviti al genitore.
La teoria della pedagogia nera
Secondo alcuni autori appartenenti alle pedagogia nera, per poter crescere più sani e più forti, bisognerebbe negare ai propri bambini contatto e ascolto. Ai giorni nostri sono arrivate alcune opere dai contenuti alquanto discutibili. Secondo questi autori, il figlio sarebbe un mostriciattolo da domare e dominare ed ancora il bambino non ha bisogni ed è solo un viziato.
Perchè i bambini piangono
I neonati, ad ogni modo, piangono perché hanno paura. In molti consigliano di dare da mangiare all’orario stabilito, di non ascoltare il pianto a determinati orari o di non accontentare il bambino altrimenti si vizia. A questo si contrappone la teoria dell’attaccamento, secondo cui i bambini vanno ascoltati, affinché possano crescere sani e sicuri di sè.
Questa fase di rassicurazione deve durare anni, almeno tre che sono quelli fondamentali. Per essere genitori è importante mettere i propri bisogni in basso rispetto a quelli dei figli, essere umili, saper capire e conoscere. Concludendo diciamo che concepire un figlio è fisiologico, così come asciugarne le lacrime e coccolarlo.
Metterlo al mondo, accudirlo e prendersene cura è fisiologico così come crescerlo sapendo che si mette al mondo un cittadino. Bisogna sempre ascoltare il pianto dei bambini, perché loro comunicano attraverso questo.