Papa Francesco sui computer si è espresso in modo categorico. Il pontefice, mentre diceva la messa di Pentecoste in piazza San Pietro, ha messo in guardia i fedeli: il suo discorso di è incentrato maggiormente sui Social Network.
I Social Network, afferma il Pontefice, ci hanno permesso di ridurre le distanze tra le persone che abitano in due luoghi diversi. Tuttavia, pur essendo più Social, siamo meno sociali con gli altri.
Il suo timore è che tendiamo a costruire i nidi, a raccoglierci intorno a un gruppo unico, evitando di espandere le nostre amicizie e di concentrarci sulle persone che ci sono più vicine. Il raccoglimento presenta le stesse modalità di una setta, dice.
“Dal nido alla setta, il passo è breve, anche dentro la Chiesa.” Così il Pontefice si è espresso, cercando di invitare i fedeli a non dimenticare il mondo esterno. Rifugiarsi nel nido è sbagliato.
Papa Francesco sui computer: siamo meno sociali
Dovremmo essere più spirituali, armonici. Il nostro animo non deve chiudersi in se stesso come un guscio vuoto. La fede in Dio suggerisce che amiamo i nostri fratelli e le sorelle, che li supportiamo, che li aiutiamo nei momenti in difficoltà.
“Con lo Spirito, la Chiesa è il popolo santo di Dio. La missione è il contagio della gioia, gli altri fratelli e sorelle che sono amati dallo stesso Padre.” Una frase che invita alla riflessione, alla felicità, allo spirito di umanità e di fratellanza.
Inoltre, fa caso a come moltissime chiese programmino le proprie azioni sulla base dei piani pastorali, sulle discussioni, ma che nessuno invita più a uscire, a prendere la strada divina. La prima, invece, è la strada della divisione.
“Senza lo Spirito, la Chiesa è un’organizzazione, la missione propaganda, la comunione uno sforzo.” Avviciniamoci, dunque, all’essere sociali, e ricordiamoci quali sono i nostri doveri verso il prossimo.