Madre Teresa di Calcutta è stata da sempre sinonimo di fede e dedizione a Dio e al prossimo. Eppure, Madre Teresa sembra avere trascorso gran parte del tempo in quella che lei stessa definisce “notte oscura“.
Ma cosa si intende con questo termine?
Per notte oscura, la stessa Madre Teresa di Calcutta intendeva una specifica condizione dell’anima fatta di solitudine che pare la costringesse a lottare con tutte le sue energie spirituali per mantenere la proprio fede.
A salvarla sarebbe stata proprio la fede, che per Madre Teresa è stata sempre un appiglio piuttosto solida.
Madre Teresa pare fosse solita affidarsi alla fede nei suoi periodi più bui e di questo ne ha lasciato traccia.
Sono diversi i pensieri scritti da Maria Teresa nel corso degli anni che testimoniano il fatto che la stessa trascorresse tanto tempo nella notte oscura.
Notte Oscura, le testimonianze di Madre Teresa di Calcutta
La Santa scriveva:
nel 1955: “Dentro di me è tutto gelido. È soltanto la fede cieca che mi trasporta, perché in verità tutto è oscurità per me”.
Nel 1956: “A volte l’agonia della desolazione è così grande e nel contempo il vivo desiderio dell’Assente è così profondo, che l’unica preghiera che riesco ancora a recitare è “Sacro Cuore di Gesù, confido in te”.
Nel 1957: “Voglio sorridere perfino a Gesù, così da nascondere se possibile il dolore e l’oscurità della mia anima anche a lui”.
Nel 1958: “Il desiderio vivo di Dio è terribilmente doloroso e tuttavia l’oscurità sta diventando sempre più grande. Quale contraddizione vi è nella mia anima!”.
Nel 1962: “Ogni volta in cui volevo dire la verità – e cioè che io non ho fede – le parole proprio non uscivano, la mia bocca restava serrata e continuavo a sorridere a Dio e a tutti”
Conclusioni
Più che di un momento, pare si trattasse di una condizione continua e perenne.
Questa notte oscura, ovvero questa oscurità giorno dopo giorno divenne per Madre Teresa una compagna, tanto che poi la stessa finì per amarla.
Madre Teresa di Calcutta finì per pensare che questa condizione potesse essere utile per comprendere la sofferenza provata da Gesù quando scese sulla terra per salvarci.
In una lettera alle missionarie, Madre Teresa scriveva: “Credi in lui”, scriveva nel 1962 in una lettera alle missionarie, “abbi fede in lui con cieca e assoluta fiducia perché lui è Gesù.
Credi che Gesù, e soltanto lui, è la vita; e che la santità non è altro se non lo stesso Gesù che vive intimamente in te”.
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