Dpcm lunedì 2 novembre. Nelle ultime ore c’è stata un’accelerata del governo su un nuovo DPCM che entrerà in vigore domani 2 novembre. La decisione arriva dopo una riunione a palazzo Chigi tra Conte e i capidelegazione di maggioranza.
Durante l’incontro, secondo quanto indicato da una nota di Palazzo Chigi, “c’è stato un ampio confronto nel corso del quale gli esperti hanno fornito l’interpretazione ragionata della curva epidemiologica alla luce del rapporto dell’ISS presentato ieri. Si è analizzato dettagliatamente lo scenario attuale, i trend della curva, e le varie situazioni di criticità”.
Il Premier Conte ha convocato per oggi una riunione con le regioni e domani riferirà in Parlamento le nuove misure da adottare per scongiurare l’aumento di contagi da coronavirus nel nostro paese.
Anche ieri si è toccato quota 31.000 in 24 ore. Decisamente troppi per aspettare di vedere se ci saranno effetti con le restrizioni indicate nel precedente DPCM.
Dpcm lunedì 2 novembre: cosa conterrà
Ma andiamo a vedere cosa potrebbe contenere il nuovo DPCM. Alcune dei provvedimenti contenuti nel dpcm dovrebbero essere la chiusura dei centri commerciali la domenica, il divieto di spostarsi da regione a regione o ancora l’instaurazione di lockdown su base locale vale a dire nelle zone dove sarebbero state individuate maggiori criticità.
La diffusione dei contagi su tutto il suolo italiano è ormai diventata ingestibile con l’indice RT che ha superato quota 2 in diverse regioni. Raggiungere il 2 significa arrivare molto vicini a quella che viene definita soglia del lockdown. Sul suolo italiano le regioni attualmente a rischio sarebbero 11 tra cui sono incluse Abruzzo, Basilicata, Liguria. Lombardia. Veneto, Val d’Aosta, Puglia, Sicilia, Calabria, Toscana e infine il Piemonte.
In queste regioni quindi potrebbero esserci maggiori restrizioni con lockdown di tipo locale. A questo proposito si è espresso il Comitato tecnico scientifico che avrebbe auspicato dei lockdown su base provinciale anziché regionale o ancora nazionale.