Come vedono i cani, in bianco o in nero? Questa è la domanda che almeno una volta nella vita tutti ci siamo chiesti ma qual è la risposta? Oggi grazie ad una ricerca scientifica creata dagli scienziati della Emory Universitiy abbiamo finalmente ottenuto la verità su questa curiosa domanda.
Lo studio riportato all’interno del Journal of Visualized Experiments ha spiegato come il cervello dei nostri amici a quattro zampe sia più propenso ed interessato a ciò che avviene intorno a lui piuttosto che di chi ne sia responsabile.
Gli scienziati per ottenere una chiara e decisiva risposta hanno svolto un esperimento su due cagnolini. I pelosetti infatti, avrebbero dovuto seguire alcuni firmati video contenenti registrazioni di vita quotidiana.
Ad esempio Daisy e Bhubo, ovvero i cani scelti dagli esperti, hanno seguito per circa 30 minuti dei video di altri loro simili accarezzati e di lunghe passeggiare con i propri padroni. Allo stesso modo, anche il gruppo che doveva monitorare i due meticci è stato sottoposto alla stessa risonanza magnetica mentre visionavano le stesse scene.
È proprio grazie a questo esperimento che gli esperti sono riusciti ad ottenere una mamma dei dati per ogni soggetto umano con il 99% della precisione. Nei cani invece, il risultato è stato completamente diverso perché in essi non si è riuscito a distinguere gli oggetti mostrati. Esso infatti, è efficace dal 75 al 88% nel classificare le azioni rappresentate.
Come vedono i cani, in bianco o in nero? Ecco la tanto attesa risposta
A riportare i dati emersi è il Canine Cognitive Neuroscienze Lab di Berns che afferma: “Abbiamo dimostrato che possiamo monitorare l’attività nel cervello di un cane mentre sta guardando un video e, almeno in misura limitata, ricostruire ciò che sta guardando. È un risultato davvero sorprendete”.
“Nel nostro lavoro abbiamo coinvolto solo due esemplari. Questa ricerca offre la prova del concetto che questi metodi, già impiegati in esperimenti con altri animali, funzionano sui cani. Spero che il nostro articolo possa aprire la strada a una serie di approfondimenti, volti a capire come funzionano le menti degli animali” ha proseguito lo scienziato di Berns.
Quest’ultimo dopo una serie di affermazioni ha finalmente svelato come e quali colori sono in grado di vedere i nostri amati amici a quattro zampe: “Noi siamo molto orientati agli oggetti i cani sembrano più attenti all’azione, piuttosto che al soggetto coinvolto”.
“I cani vedono solo nei toni del blu e del giallo ma hanno una densità leggermente superiore di recettori visivi progettati per rilevare il movimento. Riflettendoci, questi risultati sono perfettamente sensati: i nostri amici a quattro zampe sono evolutivamente e istintivamente portati a prestare attenzione a ciò che accade nell’ambiente per sapere cosa fare o dove andare. Azione e movimento sono fondamentali” ha terminato il noto scienziato.
Questa ricerca scientifica ha così svelato come i cani posano vedere solo i toni del blu e del giallo, spostando la loro attenzione su ciò che li circonda piuttosto che al soggetto. Una rivoluzione nel campo dell’informazione che può darci un modo in più per capire i nostri amati pelosetti del cuore.